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Profile Image for sfogliarsi.
327 reviews199 followers
August 1, 2022
Milena e suo nonno Michele hanno un rapporto bellissimo, lei è la sua farfalla. La casa degli specchi a Positano è il suo porto sicuro, lontano dalla caotica Roma. Milena è molto legata alla villa del nonno e soprattutto all’ingresso rivestito da specchi con cornici d'argento create con le stesse mani del nonno. Questi specchi sembrano essere capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un passaggio segreto che porta ad una stanza. Inizierà un’avventura all’insegna del cinema per scoprire chi è stata “l’attrice americana”, la nonna che non conosce perché è scappata in America senza lasciare tracce, lasciando da soli il marito Michele e sua figlia Marina. Avrà avuto i suoi motivi, non avrebbe mai lasciato il suo grande amore, eppure è successo. A complicare la situazione è il ritrovamento di un cadavere proprio nella villa. Milena è convinta che gli specchi luccicanti abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla. Una storia toccante che mi è piaciuta sin dall’inizio. Una storia intrigante e ricca di mistero che lascia ogni capitolo col fiato sospeso. Una storia ricca d’amore, quell’amore puro tra nonno e nipote che si porta sempre nel cuore. Un passato difficile alle spalle sia per nonna che per nonno e tanti segreti. Un passato che sembra vedere la luce. Toccherà a Milena di scoprire la verità, che nonostante i dolori, non perderà mai fiducia e l’amore verso il nonno e verso la vita. Mi sono emozionata e mi ha segnato tanto, impossibile non sottolineare tante frasi.
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews59 followers
October 13, 2019
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/l...

La casa degli specchi di Cristina Caboni, romanzo di narrativa, pubblicato il 19 settembre da Garzanti.

Non è un mistero che Cristina Caboni sia una delle mie autrici italiane preferite. Con le sue storie riesce sempre a stupirmi, emozionarmi e a farmi innamorare dei luoghi ricchi di fascino e storia in cui sono ambientate, anche per La casa degli specchi non è stato diverso. Questa volta ci porta sulla Costiera Amalfitana, nella bellissima Positano. Per chi ha avuto il piacere di visitarla, sarà più facile lasciarsi trasportare dalla storia di Milena.

Milena è cresciuta nella grande villa di suo nonno Michele, a Positano. Chiamata casa degli specchi per il suo particolare ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento. Specchi che hanno affascinato Milena fin da bambina.

“Gli specchi le piacevano: guardare l’immagine riflessa notando piccoli dettagli, sfumature, cambiamenti nella propria espressione, nei suoi movimenti. Essere protagonista e spettatrice. Essere e apparire.”

Una casa fonte di ricordi felici che, da sempre, le infonde un senso di benessere e felicità senza pari, l’unico posto in cui si sente completamente a casa. Milena però non ha mai conosciuto sua nonna, sa solo che, cinquant’anni prima, aveva lasciato la sua famiglia e Positano senza più tornare. Un comportamento, per lei, inspiegabile. Ma, dopo una serie di avvenimenti, il bisogno di scoprire qualcosa in più su sua nonna si fa sempre più impellente.

“C’era una spaccatura nel suo passato, qualcosa che – si rese conto – rivoleva indietro. Sapere, ecco cosa voleva, perché nella verità avrebbe trovato pace e sicurezza. Forse la sua continua ricerca interiore, quella sorta di incertezza che si portava appresso, derivavano proprio dal modo in cui era cresciuta.”

Nessuno sembra voglia darle le risposte che cerca, ne tanto meno suo nonno che preferisce non affrontare l’argomento. Qualcosa inizia a cambiare quando, dietro ad uno degli specchi del soggiorno scopre un pulsante nascosto. Il passaggio dietro lo specchio la conduce in una stanza con le pareti tappezzate da locandine di vecchi film anni’50 e, curiosando trova abiti, libri, lettere, dischi in vinile e molto altro. Ma non è solo questo a sorprenderla, tra tutti quegli oggetti trova anche una foto di sua nonna Eva, un’attrice nella Roma della dolce vita. Tutto ciò che le era appartenuto è stato ben custodito e conservato per anni in quella stanza.

Dopo quanto scoperto, Milena sente un’affinità con quella donna che non ha mai conosciuto perché, oltre essere simili nell’aspetto, anche lei sogna di diventare un’attrice. Per realizzare il suo sogno però deve trovare il coraggio di rischiare.

Questo è solo l’inizio.

Perché suo nonno non le ha mai rivelato l’esistenza di quella stanza?

Perché sua nonna è andata via senza lasciare traccia?

Queste e molte altre domande affollano la mente di Milena, decisa più che mai a far chiarezza sul passato della propria famiglia.

«Sono in cerca di qualcosa e là non credo ci sia.»

«Molte volte quello che cerchiamo altrove in realtà è dentro di noi.»

Con le sue storie Cristina Caboni ci accompagna in un viaggio emozionante tra passato e presente, tra realtà e finzione, in cui le protagoniste sono donne forti che lottano per se stesse, per amore, per realizzare i propri sogni e per proteggere coloro che amano. Protagoniste che affrontano con coraggio il passato, per cambiare e sperare in un presente migliore. Ne La casa degli specchi si intrecciano amore, storia, coraggio, speranza e una buona dose di mistero, tutti elementi che mi hanno tenuta incollata alle sue pagine per ore. Non perdetevi il più piccolo dettaglio, saranno importanti quando arriverete all’epilogo che si rivelerà ricco di rivelazioni e sorprese. Un epilogo che vi commuoverà e vi lascerà con il fiato sospeso. Non vi dirò altro ovviamente, lascio a voi il piacere di scoprire di cosa si tratta. Ci sono segreti che a volte è preferibile che restino tali e che non trovino la luce, ma forse aspettano solo qualcuno che sia abbastanza coraggioso da scoprirli.

E senza dubbio la protagonista lo è. Milena è una ragazza determinata che ha sempre contato solo sulle proprie forze. Dopo la morte della madre, suo nonno Michele è diventato il suo unico punto di riferimento, la sua famiglia e la sua casa, colui che le ha sempre dimostrato il proprio sostegno e comprensione. Ma, dopo aver trovato quella stanza si rende conto di non conoscerlo così bene, è chiaro che le ha nascosto qualcosa di importante sulla loro famiglia.

L’autrice, in ogni suo romanzo, da molto risalto ad un particolare periodo storico, questa volta diamo uno sguardo agli anni ’50. Soprattutto gli anni della dolce vita a Roma, in cui il cinema era al suo massimo splendore e Cinecittà era considerata la piccola Hollywood. Infatti, attrici e attori in erba arrivavano in Italia in cerca di fortuna e di popolarità. Un bel mondo dorato che però nascondeva sempre qualche insidia.

Uno dei tanti aspetti dei libri di Cristina Caboni che ho sempre molto apprezzato è la presenza dei POV alternati. I capitoli su Milena si alternano a quelli di sua nonna Eva, ambientati negli anni ’50, così da avere un quadro completo dell’intera storia. Un’altra particolarità dei suoi libri è quella di inserire citazioni, pensieri o nozioni sull’argomento principale della storia. Questa volta, all’inizio di ogni capitolo, troverete delle citazioni tratte da film molto conosciuti.

Sono rimasta anche molto colpita dalle accurate descrizioni di Positano, della bellezza del mare, dei colori e odori caratteristici del paese descritti dall’autrice. Un luogo che fa da sfondo alla dolce ma tormentata storia di Milena e della sua famiglia.

Insomma, se amate le storie ricche di fascino, con protagoniste forti e determinate non potete lasciarvi sfuggire La casa degli specchi di Cristina Caboni.
Profile Image for Ermocolle.
370 reviews30 followers
July 19, 2021
‌"Si avvolse il telo di spugna intorno le spalle e si avviò verso la scala che conduceva alla villa, avendo cura di chiudersi il cancelletto alle spalle. Salì i gradini di pietra cercando di non pensare ad altro che al mare e al sole, di concentrarsi su ciò che vedeva. Come accadeva sempre ogni volta che si trovava a Positano, il suo umore migliorò. Sorrise, lasciandosi trasportare dal suono della risacca. Le emozioni fluirono, piacevoli come l'aria piena di profumi che la circondava. Era un luogo incantato, diverso da tutti quelli in cui era stata, che aveva conosciuto. Le piaceva la sensazione che provava. Il modo in cui la luce si distendeva sui cespugli, accendendo di colori le foglie che vibravano al vento, le era profondamente familiare, come il profumo di salsedine e quello dei limoni."

La magia in questo romanzo la fanno Positano e la sua costiera. Le spiaggie di ciottoli, le stradine strette e scoscese, i suoi profumi.

E poi la villa di famiglia, i ricordi del grande amore dei nonni e il mistero legato a quel passato e che affiora nella quotidianità della nipote, tornata alla Casa degli specchi in cerca di ristoro e benessere, e coinvolta da un ritrovamento occasionale nei segreti del passato.
Profile Image for Some_OtherBooks.
205 reviews73 followers
May 16, 2022
C’est plutôt un 2,8/5

Il a manqué à ce livre de la crédibilité et du rythme ! Entre les chapitres à rallonge et les histoires de cœurs un peu trop cucu-la-praline, j’ai pas tellement accroché. J’ai prédit la plupart des plot twist, dommage …
Cependant, la plume est jolie, poétique (j’ai d’ailleurs annoté quelques citations). Le décor est magnifique, on voyage et ça fait du bien avec l’été qui pointe le bout de son nez.

En conclusion : une douce lecture, mais qui ne m’a pas convaincue 🥺

Profile Image for Clelia LADINI.
301 reviews3 followers
April 18, 2021
Très jolie histoire de famille, pleine de couleurs, de poésie et de soleil de la côte Amalfitaine. Le style est fluide, le rythme de l'histoire est méditerranéen, un peu lent, mais très intéressant. Milena se trouve contrainte par le hasard à affronter et comprendre les secrets de son grand-père et de sa grand-mère. L'histoire nous emmène ainsi aux Etats Unis au temps du Maccarthysme, mais aussi à Rome à la naissance de Cinecittà.
La maison aux miroirs est l'âme du roman, et en même temps la clé des mystères, joli jeu de mots et d'image sur la notion du miroir, et sur nos mystères personnels. Le thème de la famille, de la fidélité, de la confiance tiennent une grande place. la place que tient la famille en Italie est parfaitement exposée.
L'image que nous renvoie le miroir est-elle toujours l'image réelle? Ce que les autres voient de nous, est-ce la réalité ou ce que nous voulons qu'ils voient?

Very nice family story, full of colors, poetry and sunshine from the Amalfi Coast. The style is fluid, the pace of the story is Mediterranean, a bit slow, but very interesting. Milena finds herself forced by chance to face and understand the secrets of her grandfather and grandmother. The story thus takes us to the United States at the time of McCarthyism, but also to Rome at the birth of Cinecittà.
The house of mirrors is the soul of the novel, and at the same time the key to the mysteries, a nice play on words and images on the notion of the mirror, and on our personal mysteries. The theme of family, fidelity and trust hold a great place. the place held by the family in Italy is perfectly exposed.
Is the image that the mirror sends back to us always the real image? What others see of us, is it reality or what we want them to see?
Profile Image for Antonio Parrilla.
720 reviews29 followers
October 12, 2019
Il romance intinto nel noir, o il noir contaminato dal romance, non sono la mia cup of tea. Ho letto questo libro perché sono molto incuriosito dalla nuova generazione di scrittrici italiane che finora mi ha sorpreso per la qualità delle loro opere. E anche la Caboni, nonostante il racconto non mi abbia particolarmente appassionato, ha qualità. Ne ha talmente tanta da spingermi a suggerirle di cimentarsi con qualcosa di più impegnativo: secondo me le capacità di fare un salto in avanti ci sono tutte.
Per ora, tre stelle che vengono fuori dalla media tra il 4 della scrittura e il 2 della trama.
Profile Image for Mandy .
101 reviews30 followers
August 15, 2022
2,5/3 ⭐️

Mijn eerste kennismaking met Cristina Caboni was d.m.v. "De Verloren Brief", en smaakte naar meer. Helaas vond ik dit boek niet echt de moeite waard.

De schrijfstijl die me zo charmeerde en Italië tot leven bracht, ontbrak nu op de één of andere manier. Erg veel beschrijvingen vind je niet in dit boek. Ook niet van de spiegels van het 'Huis met de Spiegels'. Zeer summier wordt alles verteld. Zeer eenvoudig ook.

De karakters zijn behoorlijk oppervlakkig beschreven en nogal voorspelbaar. Stereotypisch. Hun gedachten, gevoelens, dromen en passies komen niet goed tot leven. Er wordt 'verteld', maar niet 'laten zien'.

Er wordt veel herhaald, om de lezer goed bij de les te houden. Desondanks vond ik het soms lastig, want de tekst springt geregeld van de hak op de tak, waardoor je je afvraagt of je een deel hebt gemist.

Het mysterie op zich was best een interessant verhaal. Al had de auteur op veel zaken dieper in kunnen gaan. Maar, zo'n soort roman was dit niet.

Soms ergerde ik me aan passages of personen, ontluikende liefdes die ik niet voelen kon, en liefdesscenes...? Hahahaha...
Soms stonden er zelfs taaltechnische fouten in. Zinnen die niet klopten.

Een vlot te lezen boekje met wat mysterie wat niet zal blijven hangen. Jammer.
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
6,440 reviews181 followers
November 7, 2019
Mumu' - per RFS
.
Fenici, vorrei presentarvi l’ultimo romanzo della scrittrice Cristina Caboni.

La protagonista è Milena Alfieri, una ragazza molto profonda che ha deciso di intraprendere un percorso di conoscenza verso se stessa e verso il mondo che la circonda. Si è laureata in Economia, non perché lo desiderasse, ma per far contento il padre; purtroppo si è resa conto che non è quello che desidera veramente e decide di ritrovare se stessa. Per farlo torna nei luoghi dell’infanzia a lei tanto cari, i luoghi delle vacanze, a Positano, un posto magico dove abita il nonno Michele e dove ha trascorso estati indimenticabili. Lì ritrova l’affetto incondizionato di quest’uomo, che le è sempre stato vicino e che l’ha sempre sostenuta.

Un giorno, mentre stanno attraversando la limonaia insieme a degli operai che stavano facendo lavori di ristrutturazione, fanno una scoperta incredibile, un avvenimento che sarà come il classico vaso di Pandora e che cambierà le vite di tutti per sempre.

La storia acquista dei risvolti interessanti, aprendo una finestra sul passato e, più precisamente, sul finire degli anni ’50, quando Michele incontra il suo grande amore Eva, la nonna di Milena.

Eva è una ragazza americana, che arriva in Italia col sogno di riuscire a diventare un’attrice famosa. Ricordiamo che è un periodo importante per il cinema italiano, anni d’oro in cui Cinecittà era la regina incontrastata, al centro della scena internazionale. Ma la giovane non sta solo inseguendo un sogno: fugge da un passato oscuro, che sembra inseguirla ovunque vada, un passato che presto riuscirà a raggiungerla anche in Italia, in un momento della sua vita molto felice, un passato che non riesce a seminare e da cui si sente sempre più braccata, al punto di alzare intorno a sé un muro di bugie e segreti; segreti oscuri che la allontaneranno ogni giorno di più dagli affetti più cari.

Personalmente, nonostante le ottime premesse e l’idea di fondo, non ho apprezzato particolarmente questo romanzo. La protagonista, Milena, non ha alcuna caratteristica con cui sviluppare un minimo di empatia; anche i personaggi maschili con cui interagisce mancano di spessore e vita propria, per cui sembrano avere solo una funzione di cornice utile al solo sviluppo della storia. Vengono toccati diversi punti, mai approfonditi e, anzi, lasciati cadere nel dimenticatoio; un esempio è il rapporto che intercorre tra il padre e il nonno.

Non sono neanche riuscita a dare una collocazione ben precisa al romanzo. Non posso definirlo un romance, perché il rapporto che si crea tra Milena e altri due personaggi maschili, il maresciallo Federico e l’americano Gabriel, non è stato abbastanza approfondito; magari se l’autrice si fosse focalizzata su un unico filone narrativo, la storia ne avrebbe sicuro tratto giovamento. Non posso definirlo nemmeno storico, perché le vicende del passato vengono narrate in modo sintetico e in funzione del racconto, né tantomeno possiamo definirlo thriller, perché non si viene a creare quella suspense che caratterizza questo genere di racconti.

Poi c’è Eva, una donna del proprio tempo, forse anche troppo a mio avviso; una donna che ha il coraggio di attraversare l’oceano per inseguire i propri sogni, che con caparbietà riesce a farsi spazio nel mondo del cinema, che addirittura ha la fortuna d’incontrare il vero amore e poi… abbandonare tutto! Eva, che preferisce lasciare il marito e la figlia piuttosto che confidargli i propri problemi, alza un muro di sospetti e bugie anziché fidarsi dell’uomo che la ama sopra ogni cosa.

Michele, invece è il personaggio che più ho amato, una roccia che il passare del tempo non è riuscita a scalfire, un uomo tutto d’un pezzo che si è sempre preso cura delle persone che ha amato, della moglie, della figlia e infine della nipote, occupandosene con amore.

In conclusione, posso dire che, se amate lo stile della scrittrice, sicuramente riuscirete ad apprezzare quest’opera. Io, purtroppo, per un gusto personale non sono rimasta particolarmente colpita e non mi sento di consigliarne la lettura.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Marie Ledoux.
709 reviews43 followers
January 6, 2022
Milena wächst bei ihrem Großvater auf und liebt ihn sehr. Langsam jedoch merkt man sein Alter, er wird vergesslicher und dennoch kommt Milena gerne zu ihm. Als im Garten ein Skelett entdeckt wird, beginnt sie nachzuforschen und erfährt so einiges über ihre verschwundene Großmutter und auch neues von ihrem Großvater.

Mein Fazit:
Und wieder muss ich gestehen, dass ich es nicht so mit italienischen Autor*innen habe. Ich weiß einfach nicht woran es liegt. Ist es der Sprachrhythmus, der mir nicht zusagen und dazu noch die Übersetzung.
Doch in diesem Fall habe ich noch weitere Dinge, die mich gestört haben. Leider konnte ich zur Hauptfigur Milena keine wirkliche Beziehung aufbauen. Auch war mir ihre Großmutter Eva fremd. Die Geschichte klang an sich sehr interessant, vor allem weil ich es mag rund um Geheimnisse zu lesen, die auch noch auf zwei Zeitebenen spielen. Leider konnte mich weder die Vergangenheit noch die Gegenwart wirklich fesseln.
Dieses war mein erstes Buch der Autorin, aber ich gebe gerne zweite Chancen.
Profile Image for »ImRebecca;.
158 reviews13 followers
May 19, 2022
Valutazione: ⭐/5.

Per quanto lo stile di Cristina Caboni sia scorrevolissimo e scriva bene a livello lessicale, io non ho un buon rapporto con le sue storie. Le trovo sempre troppo tranquille da non suscitarmi quasi nulla, e questa lettura ne è stata la conferma. È stato il libro in assoluto tra quelli dell'autrice che ho letto che me è piaciuto di meno.

Ero curiosa di leggerlo, dargli una possibilità, solo perché il tema madre del romanzo era il cinema, mondo che mi ha sempre affascinata. Dopo aver letto i suoi altri libri, sempre minuziosi e dettagliati sull'argomento scelto nella storia, avevo altissime aspettative. Smaniavo proprio di conoscere piccoli dettagli sul cinema, solo che il tema in questo libro è solo appena trattato.
La storia in sè parlava di tutt'altro, che magari sarebbe potuto anche essere coinvolgente a livello emotivo, ma che io ho trovato veramente piatto.

A questo giro, i personaggi non mi hanno lasciata davvero niente. Le due protagonista, Milena ed Eva, le ho trovate davvero insopportabili. Non sono riuscita a entrare in empatia con nessuna delle due.
I dialoghi, seppur realistici, non mi sono piaciuti, forse perché tutti molto simili tra loro.

Lo stile di scrittura l'ho trovato molto stucchevole per i miei gusti. Non mi è piaciuto proprio come l'autrice ha raccontato la storia. Poi, la storia è molto frettolosa. Se in una frase non avessi letto che si svolgesse in arco temporale di qualche mese, avrei pensato che si svolgesse circa in una trentina di giorni.

Insomma, non mi è piaciuto.
La Caboni ha scritto davvero libri migliori, anche se le sue storie non fanno proprio al caso mio. Per cui questo è stato l'ultimo romanzo suo che ho letto.
Profile Image for Steffi.
2,930 reviews166 followers
June 27, 2020
"Die Gartenvilla" hat mich sowohl mit seinem sommerlichen Cover als auch mit dem Klappentext sehr neugierig gemacht und ich war gespannt auf die Geschichte.

Ich bin gut in die Geschichte reingekommen und wurde insgesamt positiv überrascht, denn die Handlung ist sehr vielseitig. Ein kurzer Krimipart mit dem Fund auf dem Grundstück von Milenas Großvater sowie eine sehr interessante Familiengeschichte. Das Geheimnis der Familie fand ich sehr spannend, so auch die Vergangenheit von Eva. Dies war mal etwas anderes, hätte aber mit ein paar mehr Seiten noch etwas mehr ausgebaut werden können.

Die Atmosphäre war richtig toll, wunderschön sommerlich mit dem italienischen Lebensgefühl. In der Geschichte von Eva in den 1950er Jahren schwang ein Hauch von altem Glamour und Hollywood mit.

Das Buch konnte mich gut unterhalten und ist eine schöne sommerliche und auch spannende Geschichte.
Profile Image for Paula.
440 reviews39 followers
June 28, 2020
RECENSIE: https://www.bookbreak.nl/feelgood/rec...

Echt een verrassend fijn en goed boek dit! Als je van De Zeven Zussen houdt of Jenny Colgan, zit je deze zomer goed met deze. Sfeervol, romantisch én spannend vanwege mysterieuze familiegeheimen. Aanrader.
Profile Image for Axelle • letiroiralecture.
134 reviews21 followers
July 23, 2022
2,5 ⭐️

Je me suis ennuyée…
Le secret de famille sur les falaises de Positiano ne m’a pas enchanté car le récit était lent et sans grande éloquence.
Profile Image for sheryne!!.
13 reviews
August 19, 2022
très heureuse qu’elle n’ait pas finit avec Federico c’est à dire le personnage le plus ININTÉRESSANT du livre
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for One_last_book.
133 reviews9 followers
October 18, 2020
Ein wunderschönes Cover , ein flüssiger Schreibstil und tolle Landschaftsbeschreibungen , aber leider konnte mich die Geschichte nicht ganz überzeugen . Die Charaktere blieben für mich kalt und nicht nah, ich konnte keine Bindung aufbauen.

Wer den Stil Von cristina Caboni mag sollte die rosenfrauen lesen das Buch ist soviel besser ❤
Profile Image for Eleonora.
190 reviews6 followers
January 21, 2020
Anche questa volta Cristina Caboni non delude le mie aspettative; l'autrice ci porta in Costiera amalfitana alla scoperta della storia familiare di Milena. Milena è una giovane attrice in cerca della propria strada che decide di recarsi a Positano per assistere il nonno Michele. Uno strano ritrovamento nella proprietà ha, infatti, messo a dura prova la salute di Michele che si ritrova a vivere i fantasmi di una vita passata. Milena scopre che la nonna, anni prima, è improvvisamente sparita lasciando soli sia il marito che la figlia di pochi anni (morta poi prematuramente). Una scomparsa apparentemente senza motivo in quanto la coppia, a detta di tutti. era innamorata e felice. La storia, che si snoda su due piani temporali, ci permette così di conoscere Eva: una giovane attrice americana, innamorata dell'Italia e di Michele, disposta a tutto pur di preservare il benessere della propria famiglia. L'autrice, come sempre, ha il dono di scrivere magnificamente e di suscitare empatia con i personaggi. Milena ci conduce tra i misteri della casa degli specchi regalandoci momenti di tenerezza, tristezza ma soprattutto speranza. Un ottimo romanzo che mi sento di consigliare.
Profile Image for Antonia.
21 reviews1 follower
October 11, 2019
Secondo me il migliore della Caboni, una storia intensa e struggente tra i mare di Positano ed il dorato mondo del cinema, nel periodo d'oro di Cinecittà.
Profile Image for Mariateresa.
568 reviews14 followers
June 14, 2021
i libri di Cristina Caboni per me sono beni di conforto, annoverabili tra i passatelli, gli abbracci, le chiacchiere con gli amici, il caffè, il pisolino pomeridiano, e il cioccolato alla lavanda e albicocche.
I suoi libri sono un mix di dolcezza e forza senza essere banali, come Milena, la protagonista de “la casa degli specchi”, una giovane donna che adora la casa della sua infanzia e il nonno Michele che l’ha cresciuta.
La casa è la villa che dà il titolo al romanzo e che a sua volta ha questo nome per via dei dodici specchi che ci sono nell'atrio, quelli in cui si rifletteva la nonna che non ha mai conosciuto, “l’americana” come la chiamavano con malcelato disprezzo le donne di Positano, che improvvisamente è scomparsa lasciandosi dietro dolore e domande senza risposta.
Nessuno ha mai saputo perché, solo congetture e se Michele ha mai saputo qualcosa non ne ha mai fatto parola con nessuno. Il passato è passato, lui è andato avanti e ha cresciuto figlia e nipote al meglio delle sue possibilità, senza far loro pesare un’assenza tremenda.
Ma quando nel pozzo in giardino viene ritrovato uno scheletro il passato torna a bussare alla porta. E sarà Milena a cercare di far luce sui misteri che gravitano intorno alla sua famiglia e alle ossa dello sconosciuto.

“ci sono cose che è meglio lasciare dove stanno. Non serve a nulla riesumarle” dice Lorenzo a Milena ad un certo punto.
Ed è un po’ quello che hanno fatto o fanno quasi tutti intorno a lei, per non soffrire, per andar avanti, perché a volte è la via più semplice.
Ma è davvero così? uno dei grandi spunti di riflessione di questo romanzo è questo: si vive meglio ignorando? O è sempre meglio sapere la verità, anche se fa male?
Milena ha le idee chiarissime su questo- e io con lei-: la verità è meglio di qualsiasi bugia. Anche se dolorosa, è una liberazione: dalla paura, dalla menzogna, dal peso della colpa, dai dubbi.
e, come in questo caso, la strada che porta alla verità è ricca di insegnamenti e sorprese e nuovi interrogativi, che faranno della protagonista una donna ancor più completa e riappacificata col passato e con le donne della sua famiglia.
Donne che le regaleranno un maggior senso di identità e di appartenenza, scoprendo di avere tanto in comune con tutte loro, dall'amore per la recitazione, alla forza, la gioia, l’amore per il mare ( tanto per fare qualche esempio).
L’ho trovato bellissimo, una specie di “guarigione della linea femminile” della famiglia di Milena, che grazie alla conoscenza della verità riesce a sanare le ferite del passato.

Le figure femminili sono veramente stupende in questo romanzo e devo ammettere di avere un debole per Rosaria con i suoi manicaretti, i suoi consigli e il suo essere presente senza essere invadente.
Non ha un ruolo così importante, ma mi è piaciuta moltissimo.
Un altro paio di cose che ho amato sono state le descrizioni dell’autrice ( mi sembrava di toccare il blu e la luce di Positano e di sentire i profumi di limone e mare, delle erbe aromatiche e il ronzio della api tanto care all’autrice) e la narrazione su due piani temporali diversi ( uno negli anni Cinquanta, riguardante Eva e Michele e uno ai giorni nostri con Milena).
Per non parlare delle citazioni che aprono ciascun capitolo, che danno già un’idea del tema o della direzione che quel capitolo prenderà. Sono bellissime e perfettamente inserite nel romanzo che rende omaggio cinema italiano nella sua epoca d’oro.

Ho apprezzato anche il fatto che l’autrice, attraverso Milena e le sue riflessioni sottolinei il fatto che esistono tanti tipi di amore, ma che gli amori per cui vale la pena “combattere” sono quelli che rischiano, osano, saltano nell'ignoto con la stessa incoscienza con cui Milena si tuffa nel blu del mare di Positano. (Come diceva Jampolsky in un libriccino di quasi vent'anni fa, l’amore è lasciare andare la paura).


Per questo il mio voto è 4 stelle e chiedo venia per eventuali errori, ma ho pochissime ore di sonno alle spalle e anche parecchia fame!

Leggetelo se vi piacciono le storie d’amore equilibrate, con un pizzico di mistero; se vi piacciono i romanzi dove si parla di cinema, maccartismo ( anche se non è il tema principale), gli anni 50.
Leggetelo con una bella torta al limone. O al mare. In ogni caso, leggetelo.
E poi fatemi sapere.

Buone letture e alla prossima!

24 reviews
February 10, 2021
"La paura è l'emozione più difficile da gestire.
Il dolore si piange, la rabbia si urla, ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore."
(Gregory David Roberts)
.
LA CASA DEGLI SPECCHI
~ Cristina Caboni ~

🌊 Un luogo meraviglioso dove il blu del mare abbraccia quello del cielo.
🏰 Una villa il cui atrio è arredato con dodici specchi a creare un effetto stupefacente e magico, come potessero attraversarti l'anima.
🌟 Una protagonista, Milena, dal carattere deciso e sicuro di sé, incapace di arrendersi perché
"la verità è l'unica cosa che conta davvero".
💫 Un nonno, Michele, ex artigiano gioielliere, dagli occhi gentili e il cuore sincero, profondamente amato da sua nipote.
⭐ Una nonna, Eva, di cui si sono perse le tracce da molto prima che Milena nascesse, per motivi apparentemente leggeri. Ma la verità può ribaltare ogni convinzione.
📽 A fare da sfondo a questo romanzo c'è l'amore per la recitazione e il mondo del cinema, che accomuna Milena ed Eva, nonostante gli anni di distanza.
La figura di Eva, però, allontanatasi dalla famiglia quando ancora la madre di Milena era piccola, è da sempre avvolta in un alone di mistero, silenzi e segreti sui quali, agli occhi della nipote, sembra impossibile far luce.
Ma quando nella proprietà del suo amato nonno vengono rinvenute delle ossa e la polizia inizia a indagare, nonno Michele rischia di essere il principale sospettato e Milena, profondamente legata a lui, si ritrova a cercare disperatamente la verità per proteggerlo.
E così, pian piano, i ricordi tornano a galla e Milena riscopre una stanza segreta in cui il nonno ha conservato tutte le cose di sua moglie e dove rinviene anche un vecchio diario della donna.
.
💜 Sarà un viaggio lungo e travagliato quello che ci svelerà questa verità, fra questioni di spionaggio, fughe, minacce, paura... Ma sarà anche il viaggio attraverso il quale Milena comprenderà molte cose, come il significato della parola "amore" e la necessità di salvare chi si ama, a costo di pagarne un caro prezzo.
.
📖 "Sapeva cos'era la paura e come poteva ridurre una persona: viveva in casa sua da sempre, era stata una compagna costante per i suoi genitori e poi, tramite loro, anche per lei. Era un'amica apparentemente affettuosa, la paura, ma in realtà odiava chiunque.
La paura amava solo chi la nutriva.
La paura era distacco da ogni cosa."
📖 "Lascia che sia la tua mente a decidere, ma agisci con il cuore."
.
.
📚 Devo dire che ho superato la prima parte del libro con una certa lentezza, purtroppo penalizzata dal poco tempo che potevo dedicargli.
Da metà in poi, invece, complice anche la dinamicità degli eventi e la curiosità di scoprire verità e finale, la lettura è stata trascinata da un ritmo incalzante e molto veloce.
Ho amato i due precedenti libri di Cristina Caboni e questo non fa eccezione.
💜 Ne consiglio la lettura a chi cerca una penna gentile, che sa come trasmettere dolcezza e riflessione, il tutto sfumato da tinte gialle, intrighi e verità da scoprire.
Profile Image for LIBERTY.
170 reviews6 followers
June 10, 2021
Avevo letto il nome della Caboni su diversi gruppi di lettori, ma non mi era mai capitato di leggerla. Credo che ogni incontro "letterario" sia guidato anche dal caso e il due giugno di quest'anno, mentre facevo una passeggiata in un posto piuttosto suggestivo della mia isola, dove si trova anche l'unica libreria seria del paese, sono stata attirata da un tavolino con esposti diversi libri. Sbirciando tra le varie copertine e le varie sinossi, la mia curiosità è stata catturata da questo libro, LA CASA DEGLI SPECCHI, con un'immagine di donna affacciata a un balcone, che sembrava attirare lo sguardo e spingerlo verso orizzonti alquanto familiari.
L'incontro con la Caboni e con la storia di Milena è stato decisamente felice. La scrittura della Caboni è delicata e poetica ed è riuscita a trasmettermi tutto il fascino di un angolo d'Italia che ben conosco, con una notevole attenzione alle luci, ai colori, ai profumi di Positano che rendono vivo e vibrante questo luogo, così come la storia delicata, tragica e intensa dei suoi personaggi.
A ben vedere LA CASA DEGLI SPECCHI è il riflesso di due storie e di due vite che si rimandano l'una con l'altra, proprio come grazie a uno specchio, uno dei tanti, impressionanti, che arredano uno dei corridoi della splendida casa dove Milena ha trascorso la sua infanzia e parte della sua vita, cullata e viziata dal nonno Michele, per il quale la ragazza nutre un affetto profondo e sincero.
Durante una sua vacanza, quando ormai l'uomo è diventato fragile e incalzato dalla malattia, il ritrovamento nella limonaia di qualcosa di sorprendente e spiazzante, smuoverà il passato, solo apparentemente sepolto, che Michele ha custodito gelosamente nel suo cuore.
Milena indaga, come indaga la polizia, ma quello che cerca lei sono risposte alla sua storia di famiglia, per fare luce e chiarezza sul suo passato e su se stessa. E tramite la storia di Eva e Michele precipiteremo in un'Italia emozionante, quella della piccola Hollywood, ossia Cinecittà, gli anni cinquanta e il fascino che il cinema esercitava sulla società italiana, tra stelle, rotocalchi e segreti.
Romanzo pieno di colori: blu come il mare e il cielo di Positano, giallo come i limoni e la luce del sole, rosso come la passione, ma anche i pomodori e i peperoncini messi ad essiccare in grappoli appesi alle grondaie, nero come il mistero che si nasconde nel pozzo della limonaia, grigio come il mistero che avvolge la figura di Eva Anderson, la misteriosa e bellissima nonna americana che è arrivata nella vita di Michele lasciando un segno profondo.
Libro di atmosfere e di sentimenti, di analisi interiore e di ricerca, adatto a tutti quelli che cercano un racconto che gli permetta di viaggiare restando seduti, dentro i sentimenti e nel passato che può offrirci uno specchio per capire anche il presente. Lettura decisamente piacevole e consigliata!
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Profile Image for Fhina.
308 reviews80 followers
August 22, 2020
*Anzeige | Unbezahlte Werbung | Rezensionsexemplar*

An dieser Stelle herzlichen Dank an das BloggerPortal und den Blanvalet Verlag für das Zusenden dieses Rezensionsexemplares.

Die Geschichte der Gartenvilla führt uns nach Positano, wo wir unsere Protagonistin Milena, die eigentlich in Rom lebt, kennen lernen. Sie kümmert sich im ihren Großvater Michele der mit knapp 90 eben alt geworden ist. Man merkt wirklich, dass ihr der Opa wichtig ist und sie kümmert sich wirklich hinreißend um ihn. Als aber in einem alten Brunnen ein Skelett gefunden wird, gerät Michele sofort unter Verdacht, schließlich befindet sich der Brunnen auf seinem Grundstück. Und nimmt die Geschichte ihren Lauf. Diese führt uns teilweise in die Vergangenheit, welche aus Evas Geschichte erzählt und uns nach Rom führt, was in den 1950er und 60er als "kleines Hollywood" bezeichnet wurde.

In der Gegenwart versucht Milena unterdessen die Unschuld ihrer Großvaters zu beweisen, in dem sie in der Vergangenheit der verschwundenen Großmutter forscht und interessante Dinge herausfindet, welche man so zu Anfang des Buches erstmal nicht erwartet. Allerdings findet man selbst die Lösung ziemlich schnell heraus, was den Spannungsbogen etwas nimmt. Man muss aber natürlich bedenken, dass es sich hierbei um einen Roman und keinen Thriller handelt.

Ich fand den Schreibstil flüssig und gut zu lesen sodass man das Buch durchaus gut in eine Rutsch eben durchlesen kann. Die Beschreibungen der Orte und Plätze sind ausreichend und man kann sich gut vorstellen, wie es in der Villa aussieht und es macht Spaß ein bisschen italienisches Flair zu bekommen.

Was mich aber etwas genervt hat, war die Liebesgeschichte zwischen Eva und Michele und das alles so schnell ging, vor allem wenn man bedenkt, dass es Mitte der 50er war. Auch fand ich die Parallelen zu Milenas Geschichte etwas nervig und hätte mir da vielleicht etwas Anderes gewünscht beziehungsweise gewählt, da Milena ohnehin schon so viele Parallelen zu ihrer Großmutter hatte.

Die "Lösung" der Ermittlungen um das gefundene Skelett fand ich ebenfalls viel zu schnell und etwas unrealistisch.

Es ist ein nettes Buch für Zwischendurch und sehr leichte Lektüre. Hundertprozentig überzeugen konnte mich die Geschichte allerdings nicht, weshalb ich dem Buch 3 Sterne gebe.
Profile Image for Ilaria.
13 reviews
July 19, 2020
Milena ama recitare, calcare le scene: interiorizzare ogni volta un personaggio diverso è per lei "un processo di apertura verso sé stessa e verso gli altri". Eppure, è frenata, ha paura. E così sbarca il lunario come cameriera. In attesa di capire, di trovare il coraggio per fare ciò che le importa davvero. Milena vive a Roma, ma è solo Positano, dove è cresciuta col nonno Michele, che riesce a chiamare casa. "Lì il cielo è blu, di una sfumatura così carica e intensa, che ti sembra di vederlo per la prima volta. E poi non fai quasi in tempo a riprenderti, che subito vieni catturato da altri incredibili colori, ancora e ancora". Eppure proprio la sua "casa degli specchi" nasconde qualcosa di inaspettato, di terribile. Un mistero legato ad un nome proibito, quello dell'americana, sua nonna, fuggita tanti anni prima, abbandonando il marito e una figlia piccola, senza dare spiegazioni, senza lasciare traccia alcuna. Milena scopre "il filo rosso che univa attraverso il tempo". Anche sua nonna aveva calcato le scene. Anche sua nonna era stata un'attrice. Ma alla scoperta che la rende così felice, ne fanno seguito altre, più tremende e dolorose, che vanno comunque affrontate. Perché "la verità, per quanto terribile, è meglio di qualsiasi menzogna. Perché devi nuotare, presto o tardi ci si stanca di stare fermi a galla". Ultimo romanzo di Cristina Caboni, un'autrice che io amo incondizionatamente. Perché la sua scrittura è intensa, ma delicata. I suoi romanzi hanno cuore e un pizzico d'incanto. Quella magia che solleva l'animo, sempre, e "La casa degli specchi" non fa eccezione.
59 reviews
May 23, 2021
Nous voici à Positano, dans ce merveilleux paysage de la côte amalfitaine.
Et c'est vrai qu'au-delà du roman, j'ai aimé y retrouver cette lumière "italienne", ce petit truc qui me plaît tant là-bas et que l'auteur Cristina Caboni a su transmettre dans les différentes "scènes" de son histoire.
La dolce vita, le goût du soleil sur la peau et des citrons dont on fait d'exquises confitures : il y a tout ça dans ce roman !
S'y glisse une pointe anglaise tout de même à l'instar de Lewis Carroll avec la mystérieuse pièce aux miroirs.

C'est dans ce décor sublime que se démêlent les fils de notre intrigue autour des arts et du cinéma, de l'histoire et de l'espionnage, de la famille et de l'idée de transmission.
Vous aimerez sûrement découvrir les secrets cachés dans la villa de Michele, le grand-père qui a élevé Milena.
Car qui n'aime pas les cachettes secrètes ? le cadavre enterré au fond du jardin de la propriété ne doit pas les apprécier beaucoup quant à lui…

Toute la vie de Milena va se trouver bousculer par cette découverte invraisemblable, d'autant que son grand-père semble en savoir plus qu'il n'y paraît…
Il est passablement perturbé et se retranche dans ses souvenirs, particulièrement ceux ayant trait à sa femme Eva qui a disparu il y a des années…
Forcément on se demande si ce n'est pas d'elle dont il s'agit ? Mais je ne vous le dirai pas !
Il suffit de pousser la porte de la maison aux miroirs pour le découvrir…
Profile Image for La Riccia Che Legge.
76 reviews10 followers
June 16, 2021

Una storia che parla di nuovi inizi e di coraggio, di sentimenti mai scomparsi e di tanti segreti nascosti portati a galla...Riflessi in uno specchio.


Ho conosciuto Cristina Caboni con il libro "La rilegatrice di storie perdute" e mi aveva totalmente stregata con la sua capacità di catturare l'attenzione del lettore, inserendolo in una storia nella quale predominano emozioni forti mischiate ad un alone di mistero, con una scrittura magnetica, elegante e dolce .
Questa caratteristica la si ritrova in pieno in "La casa degli specchi", una storia molto semplice ma capace di scavare a fondo nelle emozioni e nelle sensazioni dei personaggi, facendole riflettere anche in chi legge; in cui il tutto è accentuato anche dalla suspense e dalla curiosità mossa dagli intrighi della famiglia di Milena, la protagonista.

La storia, infatti, presenta due livelli narrativi e due sfere temporali, la cui oscillazione è marcata ma non confusionaria, anzi strutturata molto bene.
Quello che leggiamo è il racconto di Milena, che si immerge nella sua vita apparentemente normale, facendoci vivere il suo rapporto meraviglioso con suo nonno, la sua passione per la recitazione ed il rapporto turbolento con il padre; facendoci godere i meravigliosi panorami di Positano.
Una storia, quella sua, che fa immedesimare chi la legge in tutti i suoi dubbi, le sue speranze ed il suoi sogni ma anche nelle sue paure.
Ad intervallarla, troviamo la vicenda di Eva, sua nonna, ambientata tra gli anni '40 e gli anni '50 e con lei veniamo catapultati in una prospettiva totalmente diversa quanto simile, per i sogni che entrambe hanno in comune. Con lei, percepiamo il terrore del vivere come una rifugiata, con il quale si ha paura di non potersi godere una vita normale, di essere sempre a rischio. La Caboni qui inserisce abilmente il tema del maccartismo, descrivendolo con dovizia, ma anche una panoramica su quello che era il periodo d'oro del cinema italiano.

Due storie che a mio parere si completano e si arricchiscono reciprocamente, costruite in modo eccellente e capaci di coinvolgere totalmente il/le lettori/lettrici.

A rendere tutto ciò particolare è l'alone di mistero che ruota attorno alla figura di Eva e al ritrovamento di uno scheletro nella loro casa a Positano.
Questo scombussola la vita di Milena, mettendo in risalto debolezze e paure nelle quali tutti possiamo rispecchiarci.

Un altro aspetto che mi ha fatto amare questo libro è il modo in cui l'autrice ha descritto uno dei rapporti più puri e veri che ci siano: quello tra nonno e nipote. Un amore che va oltre tutto e che mi ha emozionata tanto; proprio come quello tra Michele ed Eva.

La Caboni, infatti, ha riportato all'interno di questo libro una storia che ha alle sue fondamenta la speranza e la forza di amare incommensurabilmente, nonostante le mille difficoltà; il coraggio di affrontare il destino e di trovare un proprio posto nel mondo.

Un libro che ho adorato e per il quale ringrazio la Garzanti per avermi fornito la copia digitale.
Profile Image for Hilma.
160 reviews
August 2, 2020
De cover van Het huis met de spiegels ziet er zomers uit, en dat klopt ook, want het verhaal speelt zich af in Italië.

Milena groeit op in een Italiaanse villa met de mooie ingang waar twaalf spiegels hangen en woont daar samen met haar opa. Als er tijdens werkzaamheden menselijke botten worden gevonden en haar opa daar meer van lijkt te weten, begint een zoektocht naar wat er is gebeurd en waardoor Milena ook op zoek gaat naar wat er met haar verdwenen oma is gebeurd.

De plot klinkt goed, mysterieus en de setting in Italië maakte dat ik mij op het lezen van dit boek erg verheugde. De auteur kende ik alleen van naam en van beschrijvingen van haar eerdere boeken, welke verhalen mij aanspraken, maar die ik nog niet heb gelezen.

De proloog maakt dat je als lezer al nieuwsgierig wordt wat er gebeurd is en dat is best knap in die paar pagina’s. De schrijfstijl maakte mij meteen wel een beetje huiverig, omdat het in de tegenwoordige tijd is geschreven, maar dat veranderde na een paar bladzijden. Het is wel een schrijfstijl waar je aan moet wennen, met uitdrukkingen en beschrijvingen die Mediterraans aandoen (maar misschien is dat wel helemaal niet zo, en is het de stijl van de auteur).
De personages komen goed over, je leeft mee met Milena en haar zoektocht, alhoewel ze een beetje jong overkomt, terwijl ze een volwassen vrouw is.

De stukken in het heden, waarbij Milena op zoek gaat naar haar oma Eva worden afgewisseld met stukken waarin Eva zelf de hoofdrol speelt en zo leer je haar en haar beweegredenen ook beter kennen. Eva is de spil in het verhaal, zonder Eva was er geen verhaal.
Opa Michele komt ook goed over, hij heeft een zeer apart beroep en dat maakt het in interessant.
Er zijn echter enkele andere karakters die minder krachtig overkomen. Zo vond ik de politieagent erg vlak, wat jammer is want hij moet toch iets oplossen.

Tijdens het lezen van het boek blijf je nieuwsgierig naar het einde en waarom Eva doet wat ze doet. De ontknoping was niet echt verrassend, wel wie er verantwoordelijk voor was.

Het is een onderhoudend zomers boek, met een vleugje spanning, romantiek, drama en een boek dat ik kan aanraden. Ik ga zeker andere boeken van Cristina Caboni lezen.
Profile Image for Camy.
250 reviews4 followers
December 16, 2020
“La casa degli specchi” è un romanzo di Cristina Caboni che prende spunto dal meraviglioso mondo del cinema di Cinecittà e Roma.
La storia si svolge per la maggior parte a Roma e Positano, tra gli anni '50 e i giorni nostri.
I protagonisti sono Michele ed Eva e la nipote Milena, tutti ben descritti, ma ai quali mi è sembrato mancasse la forza dei personaggi dei romanzi scritti precedentemente dall'autrice. Anche per quanto riguarda i personaggi secondari ho avuto la stessa impressione.
Il lessico semplice e la trama ben sviluppata aiutano il lettore ad avvicinarsi alla vicenda, anche se sembrava mancare qualcosa a livello narrativo, come una storia vista da troppo lontano. Il ritmo, mai lento, è adatto alle vicende narrate.
La Caboni ha ambientato questo romanzo in un mondo affascinante e complesso qual è il mondo del cinema ma , a mio parere, non è riuscita ad addentrarsi abbastanza in quelle che erano le sue peculiarità. L'impressione è stata che l'accostare l'atmosfera della Cinecittà degli anni '50 al clima della guerra fredda non abbia giovato a nessuno dei due contesti, affrontati di conseguenza solo di passaggio e non nel modo approfondito che avrebbero meritato e che avrebbe sicuramente contribuito a una maggiore riuscita del romanzo.
Profile Image for Alexandra - En pleine lecture.
59 reviews2 followers
May 10, 2022
La maison aux miroirs est un roman contemporain qui nous embarque en Italie au bord de la mer. Milena, une jeune femme de 25 ans, passe quelques jours chez son grand-père Michele dans la maison familiale où elle a grandi, une maison qui sent bon le citron et les fleurs.

Alors que des ouvriers effectuent des travaux dans le jardin de la maison aux miroirs, un squelette va être retrouvé au fond d’un vieux puits et va venir troubler la tranquillité de Michele et de sa petite-fille Milena. Celle-ci va tenter de découvrir ce qui a bien pu arriver et va se plonger dans le passé de sa famille.

J’ai beaucoup aimé ce roman rempli de mystère et de secrets de famille. J’ai été immédiatement transportée en Italie et je n’ai eu aucun mal à imaginer les lieux et à entrer dans l’histoire. Les personnages sont très attachants et j’ai éprouvé beaucoup de sympathie pour eux.

Entre les chapitres se déroulant dans le passé et les passages dans le présent, je n’ai pas vu le temps filer. J’ai passé un bon moment à la maison aux miroirs.
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