Penelope DR, la detective sintetica proveniente dal pianeta Entierres, indago su alcune morti sospette. La motivazione ufficiale è suicidio provocato da sogni artificiali sballati. Ma alla tesi del suicidio DR non crede. Tra folle di immigrati e di mutanti, di freak e di "morelos", Dr risolve il caso a modo suo, scoperchiando il segreto della MultiD, la prima multinazionale dei Sogni proibiti.
Copertina di Jacopo Bruno
Versione per libreria di Urania #1308
NOTA: In contemporanea a questo volume ed all'Urania originale è stata pubblicata anche un'edizione destinata alla Grande Distribuzione e priva di ISBN ma identica per il resto alla versione Libreria.
il libro è il seguito de "Il cuore finto di DR", che devo recuperare. La storia parla di una detective sintetica dall'aspetto molto particolare, alle prese con dei misteri legati ad una droga legata ai sogni che si sta diffondendo in una cupa e decisamente cyberpunk Milano, mietendo vittime tra umani, telepati e mutanti, portandoli in "sovraccarico emotivo". Adoro l'atmosfera anni '90 che si respira, era proprio inserito nella sua epoca. Leggo in giro della difficoltà della prosa ma io l'ho trovato avvincente e scorrevole, anzi una chiara prova che si può scrivere un pulp senza ricorrere ad un linguaggio violento o descrivere scene di violenza o di sesso gratuite.
"Sembriamo persone e nessuno si accorge e vede e sa la differenza. Come i nostri del circo, i prodotti imperfetti di un cambiamento mai finito del tutto: carne da essere umano intorno a un'anima di pesce, facce di uomini e donne, corpi come gli altri e però diversi perché innamorati dell'acqua, del mare, del posto in cui siamo nati e di cui, come gli squali bianchi e le murene e le orche e i piranha, non sappiamo e non vogliamo fare a meno."